domenica 9 giugno 2013

Omaggio ad una neocentenaria Pomiglianese

da Dedicato a Pomigliano d'Arco (Note) Mercoledì 22 febbraio 2012 alle ore 15.19

Vincenza De Falco, neocentenaria Pomiglianese nata il 27 Febbraio 1912

LA VECCHIAIA HA I SUOI MOMENTI BELLI: CENTO ANNI E NON SENTIRLI.
di Domenico Rea
(pubblicato su Il Paese Futuro)
Fino a che età possono vivere gli esseri umani? Per i più, l’idea di arrivare a festeggiare il centesimo compleanno è un’utopia bella e buona. Anche scansando miracolosamente le numerose malattie degenerative che si possono incontrare nell’età adulta, infatti, la maggior parte delle persone arrivano alla vecchiaia con acciacchi imputabili principalmente al logoramento fisiologico del corpo. Vivere fino ai cent’anni, con questa premessa, sembra più una maledizione che un traguardo. Eppure ci sono tantissimi vecchietti sparsi in giro per il mondo che raggiungono i cent’anni in ottima salute, che potranno godersi nipoti e pronipoti per almeno un altro decennio. Questo sembra il caso di Vincenza De Falco neocentenaria Pomiglianese nata il 27 Febbraio 1912. Nello stesso anno il personaggio di Peter Pan compare per la prima volta nel romanzo L'uccellino bianco di James Matthew Barrie. Sarà pure una coincidenza ma ciò che colpisce in questa anziana signora sono gli occhi e il sorriso, che restano freschissimi, identici a quelli della ragazza che era. A guardarla è quasi normale perdersi nella sua vita pensando a come era il mondo cento anni fa. Un “mondo” che ricorda con dovizia di particolari. Mi racconta della Seconda Guerra Mondiale e dei bombardamenti. E’commossa nel ricordare la sua vecchiaia ma l’apice emozionale è raggiunto quando parla del periodo della giovinezza dei figli. La grande capacità d’adattamento le ha consentito di superare le difficoltà della vita. A inventarsi di nuovo ogni volta. A passare dall’età Giolittiana all’uso del telefonino. Con il quale, afferma, controlla figli, nipoti e pronipoti. Capita raramente ma è bello avere a che fare con gente così. Sono,sicuramente,tantissimi i fattori che favoriscono una lunga vita, individuati da studi scientifici e campionamenti statistici sulle popolazioni più longeve ma la giovinezza non è un periodo della vita. È uno stato dello spirito, un effetto della volontà, una qualità dell’immagine, un’intensità emotiva. La vita della signora Vincenza è stato un viaggio, inteso come inevitabile cambiamento, dalla tensione interiore causata dallo scorrere dei tempi dell’anima. Anche se gli scienziati non sono ancora riusciti a decifrare il segreto della giovinezza, né a creare una pillola miracolosa che possa interrompere o anche solo rallentare il processo di invecchiamento, una buona profilassi per invecchiare tardi è quella di "vivere vivo "con i giovani evitando di " vivere morto" con i vecchi. Auguri Vincenza! Cento di questi giorni…

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